Molti sono gli elementi che accomunano le culture mediterranee, tra questi vi è l’arte della ceramica. Non solo come vasellame o suppellettili, ma come elemento decorativo nelle opere architettoniche. L’impiego dei materiali ceramici nell’architettura italiana risale al secolo XI. L’uso della ceramica decorativa è già conosciuto presso molte popolazioni dell’antichità ma è in Iraq che è applicato a un monumento molto rappresentativo. Nello scenario della produzione della maiolica e del suo impiego è il mondo islamico che ne fa un elemento fondamentale per le decorazioni nelle sue costruzioni. L’impiego della ceramica segue di pari passo le conquiste territoriali del popolo arabo sino a riuscire a penetrare in modo massiccio nella religiosissima Europa attraverso la conquista della Spagna, che diffonde la maiolica nell’architettura europea. Dal Cinquecento si diffonde l’uso delle maioliche policrome nei rivestimenti delle cupole delle chiese, grazie alle loro caratteristiche di brillantezza, capacità di durare nel tempo, e alto valore estetico. Le tegole maiolicate sono colorate con diverse pigmentazioni e la loro posa in opera ne prevede una parziale sovrapposizione l’una sull’altra; tale accorgimento evita di creare “fughe” (cioè spazi non coperti tra una maiolica e l’altra) in modo da garantirne una buona tenuta agli agenti atmosferici. produzione e d’impiego, particolarmente interessanti sono le scandole adoperate per realizzare le cosiddette coperture “a squame”.

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