Riproduzioni in ceramica delle cupole e i rosoni delle chiese Pugliesi, una elegante ricerca nelle architetture “maiolicate” e realizzate in piccoli e grandi contenitori decorativi e piatti decoratici
SIGNIFICATO
Gli archetipi del rosone nell’architettura religiosa sono gli “occhi” delle basiliche romane. Il rosone simboleggia la via di comunicazione tra il mondo del divino e il mondo dell’uomo (la luce divina che penetra nell’interiorità dell’uomo). Il rosone ha una prima diffusione nella seconda metà del XII secolo in tutta l’Italia Settentrionale. Parallelamente a questo sviluppo nell’Italia Settentrionale si assiste ad una fioritura di rosoni anche in Puglia Il rosone è una ruota a raggi che simboleggia, secondo la tradizione cristiana, il dominio di Cristo sulla Terra. Il rosone indica anche, nelle chiese di architettura romanica, la ruota della Fortuna, “esplicita chiaramente la ciclicità della fortuna umana e confina il tempo degli uomini nell’incommensurabilità del tempo di Dio”. Il significato simbolico del rosone è pertanto in stretta relazione con il cerchio che, come “linea infinita”, senza inizio e senza fine, è simbolo di Dio, e con la ruota, simbolo di eternità. L’origine dei rosoni può essere rintracciata in quell’universo spirituale che non contrappone le religioni occidentali a quelle orientali, ci riconduce alla simbologia degli archetipi: al “cerchio”, simbolo di perfezione e al “labirinto”, simbolo di ricerca interiore e di viaggio iniziatico. Simile anche a una “rosa”, fiore simbolicamente legato alla devozione alla Madonna. Nel mondo cristiano la rosa bianca simboleggia la purezza di Maria. È unità nella totalità. Il rosone è un mandala. Simboleggia la via di comunicazione tra il mondo del divino e il mondo dell’uomo (la luce divina che penetra nell’interiorità dell’uomo).
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